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Chiede scusaa Firenze ma non a Renzi:"Inadeguato per fare premier"

Marcia indietro dell'amministratore delegato Fiat, che aveva definito il capoluogo toscano "una piccola e povera città"

Matteo Legnani
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Fa retromarcia e chiede scusa a Firenze  e ai fiorentini, l'amministratore delegato della Fiat Sergio Marchionne: "I miei commenti su Firenze sono stati estratti fuori dal contesto" scrive in una nota. "La città di Firenze e la sua economia erano prese da me come riferimento per paragonarle alla complessità, al peso e alla dimensione di un Paese come gli Stati Uniti. Ho usato queste considerazioni per confrontare le responsabilità e le capacità del presidente Obama con quelle di Matteo Renzi. Firenze è una città per arte, cultura e scienze apprezzata e rispettata a livello mondiale". Poi Marchionne precisa che le scuse sono limitate ai fiorentini. Ma che le sue valutazioni su Matteo Renzi restano, seppur "personali e non attribuibili alla Fiat. Penso che per la sua età e per l'esperienza limitata sia, almeno per il momento, non adeguato ad assumere una posizione di leader in un contesto economico e sociale complesso come è oggi quello italiano".

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