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L'accusa, Renzi come Ambra di Non è la Rai: "Teleguidato da sms"

Primarie Pd, la "donna invisibile" rivela: "Matteo riceveva costantemente messaggi sul cellulare. Nessun'altro di noi aveva il telefonino..."

Giulio Bucchi
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Matteo Renzi come Ambra Angiolini. Ricordate Non è la Rai?, programma cult di Italia1 di una ventina d'anni fa? Sul palco sgambettava e cantava (rigorosamente in playback) un folto manipolo di ragazzine e soubrette in erba, tutte guidate dalla regia da quel volpone di Gianni Boncompagni. E dunque, che c'entra il sindaco rottamatore di Firenze con Ambra? Secondo Laura Puppato, la sfidante outsider alle primarie Pd dello stesso Renzi, oltre che di Pierluigi Bersani, Nichi Vendola e Bruno Tabacci, il telegenico Matteo avrebbe barato nel faccia a faccia tv su Sky, negli studi che sono abitualmente di X Factor. A detta della maggioranza dei commentatori, la Puppato con la sua aria da mamma un po' apprensiva, era un pesce fuor d'acqua ed è uscita decisamente battuta dal confronto televisivo. Renzi, viceversa, è stato tutto uno scoppiettante fuoco di fila di sorrisetti, ammiccamenti e battutine. "Sono vent'anni che viviamo di slogan e parole ad effetto. Ora sarebbe meglio iniziare ad occuparci anche di altro", l'ha punzecchiato intervistata dal CorriereTv. E poi affonda: sul podio Renzi riceveva "costantemente messaggi nel telefonino. E' un po' teleguidato, questo ragazzo. Nessun altro di noi si era portato il telefono...". Toto spin doctor - Resta un grande dubbio: chi è lo spin doctor di Matteo? I più dicono naturalmente Giorgio Gori, il consulente della comunicazione del rottamatore che peraltro era sugli spalti ad Assago. Qualcuno, maligno, la butta lì: Silvio Berlusconi. Il Cav ha seguito la serata con Vittorio Sgarbi (l'ha rivelato lo stesso critico) ed era un po' in pena per Bersani: "E' il leader, perché deve sottostare a questa prova. Ho pena per lui", ripeteva l'ex premier che però di Renzi è grande estimatore. Altri, conoscendo i pregressi di Renzi (concorrente del quiz di Mike Bongiorno La ruota della fortuna...), sostengono che magari abbia usato pure lui i consigli di Boncompagni. E se invece, stile Juventus, a dirigere il candidato Pd fosse stato Antonio Conte, l'allenatore della Juve squalificato ancora per qualche giorno e ormai bordocampista dipendente? Se così fosse, verrebbe un altro dubbio. Storicamente, tra Juve e Fiorentina non corre buon sangue. Conte cattivo consigliere in missione per conto di Bersani?    

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