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Rivolta femminista contro la Bruni: "Parliproprio tu che non servi a niente"

Carla Bruni

Un commento incauto che ha scatenato polemiche feroci. In tante hanno mandato messaggi di protesta all'ex premiere dame. Ma lei non fa marcia indietro

Ignazio Stagno
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Carla Bruni l'ha sparata davvero grossa. Si è attirata tutte le antipatie delle donne di Francia e d'Italia. L'ex premiere dame ha dichiarato a Vogue: "La mia generazione non ha piu' bisogno di essere femminista. Ci sono delle pioniere che ci hanno aperto la strada. Io non sono per nulla una militante, sono piuttosto una borghese". Da questa frase sono nate polemiche feroci che si sono abbattute su Carlà. Un diluvio di proteste si e' scatenato in giornata su Twitter dove il gruppo femminista "Osez le feminisme" ha creato un apposito blog per rispondere all'ex premiere dame: hashtag #ChereCarlaBruni, "Spiega anche tu a Carla Bruni perchè c'è' ancora bisogno di femminismo". "Ne abbiamo bisogno perche' io mi sento in vendita con il 27% di sconto per tutto l'anno" ha risposto LindaRamoul, mentre la senatrice francese Laurence Rossignol ha spiegato che "fino a quando mi chiederanno se sono l'assistente del senatore c'è ancora bisogno di femminismo". "Dovremmo tutte essere femministe"  ha detto la portavoce del governo Najat Vallaud-Belkacem. "Il femminismo - ha detto - e' uguaglianza dei diritti e non un sesso che domina sull'altro". Insomma quello della bruni è stato un vero e rpoprio autogol. Anche in Italia le donne si sono mosse contro la Bruni e le hanno invitato messaggi molto polemici: "La mia generazione ha bisogno del femminismo, ma il femminismo non ha bisogno di Carla Bruni". Poi qualcun'altra ha scritto: "Senza il femminismo lei non sarebbe dov'è e non potrebbe dire le scemenze che dice". Carlà dopo la sua uscita dall'Eliseo deve essersi montata la testa.

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