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Saviano querela, poi va a processo e perde pure con gli ex brigatisti

Facci e Saviano

Lo scrittore napoletano ha trascinato in tribunale un giornalista che si era permesso di criticarlo. E i giudici hanno archiviato

Andrea Tempestini
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  Le celebrità dovrebbero andarci pianissimo con le querele, perché rischiano l'accusa di lesa maestà anche quando hanno ragione. Figurarsi se la ragione non ce l'hanno, come nel caso che andiamo a raccontare e che riguarda un querelante di nome Roberto Saviano. Figurarsi, poi, se il giornalista querelato (e assolto) si chiama Paolo Persichetti, ex brigatista latitante in Francia, condannato a 22 anni per l'omicidio del generale Licio Giorgieri e ora in regime di semi-libertà: un personaggio, insomma, che per ottenere ragione da un giudice potrebbe faticare più di altri. (...) Come spiega Filippo Facci su un lungo articolo su Libero di giovedì 24 gennaio, il paladino della sinistra, Roberto Saviano, non vuole alcun bavaglio. Perl querela. E perde. Lo scrittore napoletano infatti ha trascinato in tribunale un giornalista, ex brigatista, che si era permesso di criticarlo. E i giudici hanno archiviato. Leggi il commento di Filippo Facci su Libero di giovedì 24 gennaio  

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