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Micromega, l'endorsment di Travaglio&C.: Ingroia alla Camera e Grillo al Senato

Gli intellettuali preferiscono il voto disgiunto. Ma c'è anche la Guzzanti che vota Sel, Augias il Pd...

Nicoletta Orlandi Posti
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  Niente si può dare per scontato. Nel segreto dell'urna elettorale davanti alle schede rosa e gialla potrebbe accadere di tutto: uno scarabocchio, un ripensamento, la matita spuntata che potrebbe essere interpretata come segno del destino. Per saperlo bisognerà aspettare il 25 e 26 febbraio. Nel frattempo ci sono personaggi pubblici che fanno endorsment e si scopre, come sottolinea l'Huffinghton, che ci sono intellettuali di sinistra che non votano per il centrosinistra, giornalisti stanchi di questo sistema, scrittori e artisti che assicurano la propria preferenza a chi non ti aspetti.  A raccogliere le intenzioni di voto di alcuni di questi vip è stata Micromega che in un articolo in edicola oggi fa il proprio sondaggio vip. Ecco allora che tra venticinque personaggi spesso accreditati (non tutti) all'area di sinistra (riformista e non) emerge un generale senso di sfiducia verso le urne, un ampio consenso verso Rivoluzione Civile o M5s, appoggio a Sel ma, curiosamente, un po' meno al Pd e a Mario Monti. Si scopre così che Marco Travaglio userà il voto disgiunto: Rivoluzione Civile alla Camera e Movimento 5 Stelle al Senato. Anche Paolo Flores D'Arcais, direttore di MicroMega, è per Rivoluzione Civile, ma anche M5s, e della stessa linea appare anche Andrea Scanzi che non esclude di votare Ingroia alla Camera anche se probabilmente voterà M5S "Con gli attivisti 5 Stelle in parlamento ci sarà un'opposizione reale che non farà sconti: l'esatto contrario dei Violante". Sabina Guzzanti Luciano Gallino e Roberto Esposito sposano invece la causa di Sel. Moni Ovadia, Carlo Formenti, Angelo D'Orsi voteranno la Rivoluzione Civile di Antonio Ingroia. Carlo Freccero, se voterà, potrebbe optare per Ingroia alla Camera e Bersani al Senato. Per il Pd sono Corrado Augias, Nando dalla Chiesa e Pino Corrias (per Zingaretti). Beppino Englaro rilancia l'idea del Partito Socialista mentre Toni Negri, scherzando ma non troppo, avrebbe voluto votare i Marxisti per Tabacci.  

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