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Cruciani e Parenzo, lo ammettono: "Cattivissimi noi"

Cruciani e Parenzo

Smascherano politici, fanno ammettere crude verità ma anche loro, sotto sotto, credono nella politica (e uno di loro vota pure)

Marta Macchi
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S'intitola Cattivissimi noi e no, non si tratta di un film d'animazione dell'Universal Pictures ma del nuovo libro-intervista pubblicato da Aliberti editore - e curato da Emiliano Errico - in cui Giuseppe Cruciani e David Parenzo raccontano la loro esperienza a La Zanzara, programma radiofonico che insieme conducono, dal lunedì al venerdì, per Radio 24. Entrambi giornalisti ma diversi come stile e mentalità: Cruciani più "perfido" e cinico mentre Parenzo è un dispettoso inconsapevole, come a dire che gli vien naturale senza saperlo. Un rapporto profondo che li lega e senza il quale non si percepirebbe quell'alchimia chimica che li ha resi un perfetto connubio di improvvisazione e talento. La Zanzara - A tratti sadici, punitivi, malvagiamente ironici. Con loro, in studio, l'ospite non ha tregua: prima è sulle sue, poi suda e alla fine, sotto il potente fuoco del duo radiofonico, crolla, ammettendo anche le più crude verità (Mr. Pannella a parte che, dopo una serie di domande scomode, s'infuriò e distrusse  lo studio). Politici, vip, gente dello spettacolo... nessuno può dirsi davvero tranquilllo. Un programma di qualità, costituito al 90% dal brio dei due giornalisti. Intervistati dal Corriere della Sera hanno tirato fuori il coniglio dal cilindro e si sono raccontati. Cruciani su La Zanzara ha le idee chiare: "Ha il format dell'improvvisazione, dello sberleffo. In realtà quindi non ha un format". Parenzo invece lascia capire che, qualcosa di più studiato dietro ci sia: "Noi tentiamo sempre di tirare fuori ai politici ciò che dicono in privato, nei corridoi del Parlamento, ma che poi in pubblico tacciono". E in effetti... Giancarlo Galan confessò di essere stato con una prostituta, Gianfranco Micciché di aver abusato di droghe pesanti e, perfino l'intoccabile e luccicoso mondo del calcio (in pieno clima europeo), fu scosso dalla bomba "estorta" ad Alessandro Cecchi Paone: "In Nazionale ci sono due omosessuali, un bisessuale e tre metrosexual". La burla - Un capitolo del libro è poi dedicato allo "scherzo", grande protagonista del programma, che tra le pagine scritte prende la forma di un irriverente botta e risposta (come quello che siamo abituati a sentire in radio). Parenzo: "Il deus ex machina degli scherzi è Cruciani". "Lo scherzo fa parte della tradizione radiofonica - spiega Cruciani - io sono un giornalista, ma in radio non faccio solo il giornalista ma anche l'intrattenitore". L'ultima burla però fece tremare i palazzi del potere e gli costò una bella "tirata d'orecchie". Una finta Margherita Hack, imitata da uno splendido Andro Merkù, chiamò Valerio Onida (uno dei saggi designati dal Presidente Giorgio Napolitano) che, ingenuamente, ammise che i saggi servivano solo a perder tempo. Politica - Cruciani: "Gad Lerner ha scritto che facciamo abbruttimento dell'informazione". Parenzo: "Faccio notare a Gad che se l'è presa per lo scherzo a Onida e non per quello a Nicola Cosentino, quando lo chiamai imitando Bossi". E Parenzo, in effetti, è persino un ottimo imitatore. Anche se non tutti ci cascano: "Una volta provai a chiamare La Padania. E il centralinista: "E' quel coglione di Parenzo". Alla fine però anche loro, tra beffe e scherni, la loro idea politica ce l'hanno. Cruciani ammette: "Alle ultime elezioni ho votato per Grillo" (anche se solitamente la croce sulla scheda era per Silvio Berlusconi). Mentre Parenzo rivela: "Ero fuori per lavoro, non sono riuscito a votare. Però avrei votato Pd".

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