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Fascisti e antifascisti, Marcello Veneziani definitivo: "Ecco la differenza tra neri e rossi". Lezione alla Boldrini

Giulio Bucchi
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"Ecco le differenze tra rossi e neri". Marcello Veneziani, sul Tempo, dice la sua sul dibattito, assai peloso, su violenza fascista e antifascista e lo fa con una sentenza spietata, raggelante, definitiva. "I reati dei fascisti - spiega - sono soprattutto simbolici, a volte non sono neanche considerati tali, come i saluti romani nelle commemorazioni e il richiamo proibito al fascismo. I reati dei rossi - antagonisti, centri sociali, anarco-insurrezionalisti, neo- comunisti - sono soprattutto fisici, reali, su persone e cose". Leggi anche: Sinistra, i veri fascisti. Lo schifo contro la Meloni I neri, continua Veneziani, non impediscono ai rossi di fare manifestazioni, cosa che puntualmente accade a parti invertite quando, alla fine, quelli dei centri sociali si ritrovano a "fare la guerra" contro le forze dell'ordine. "I due movimenti neri più accusati dai media e dalla piazza, vale a dire CasaPound e Forza Nuova, si sono presentati alle elezioni, aspirano a far comizi e campagna elettorale e una democrazia saggia dovrebbe incoraggiare i gruppi radicali che cercano di essere inclusi nella democrazia parlamentare - continua nell'analisi -. Invece i centri sociali rossi non si presentano alle elezioni, non cercano il consenso, non vogliono entrare in parlamento, ma vogliono restare selvatici, extraparlamentari". E poi, qui c'entra la stampa "amica", quando accadono atti violenti come quello di Luca Traini a Macerata si parla di violenza fascista, anche se l'atto è di un isolato squilibrato. Quando a menare le mani sono gli antifascisti si arriva alla patetica formula della "violenza senza colore" tanto cara a Repubblica. "Alle origini - è l'amara conclusione di Veneziani - c'è un'indulgenza culturale e politica verso la violenza in nome dell'antifascismo rispetto a quella nel nome del fascismo". Perché alla fine siamo sempre qua: a stabilire cos'è bene e cosa è male sono i comunisti stessi, "che sono giocatori, arbitri e giudici".

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