Alessandro Sallusti festeggia il 25 aprile: "Ci siamo liberati", la prima pagina brutale
"Per una volta oggi, 25 aprile, abbiamo una liberazione da festeggiare". La cerimonia di Alessandro Sallusti non ha nulla a che fare con i partigiani e il fascismo, ma con Luigi Di Maio, ed è una cosa a metà tra la festa e le campane a morto. "Il nostro 25 aprile: liberi da Di Maio", è il titolo cubitale del Giornale per lo "scampato pericolo", cioè il leader del Movimento 5 Stelle premier. Non resta che fare il tifo per "il nemico del mio nemico", cioè Matteo Renzi: che tenga duro, è l'auspicio del direttore del Giornale, è stronchi sul nascere gli ultimi sogni di Giggino. Leggi anche: "Salvini, occhio al Rolex". Sallusti, la bastonata a Di Maio