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Fabrizio Corona aggredito e pestato dagli spacciatori del bosco della droga di Rogoredo

Matteo Legnani
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Lo hanno trovato i carabinieri, durante un passaggio di pattuglia in via Sant'Arialdo a Rogoredo, a sud di Milano. Sdraiato a terra, senza nè maglia nè giubbotto e con una ferita al volto. Fabrizio Corona era lì con una piccola troupe e una telecamera nascosta per girare un servizio sul "bosco della droga" alle porte del capoluogo lombardo per conto della trasmissione "Non è l'Arena" di Massimo Giletti. Quello che è successo in piena notte l'ha raccontato lui stesso al Corriere della Sera: "Ero con la troupe di una società che fornisce materiale per la trasmissione 'Non è l'Arena' di Giletti. Io volevo documentare lo spaccio di droga in un posto dove spesso le forze dell'ordine non entrano... Avevo una telecamera nascosta e insieme a un ragazzo mi sono addentrato nel bosco. In cima a una collina, ho trovato due persone, che si sono fatte subito avanti con fare minaccioso... Mi hanno riconosciuto, sia io che il ragazzo abbiamo rimediato dei pugni in faccia... I due hanno dato l'allarme e sono comparse dal nulla altre decine di persone, forse cinquanta, forse trenta... C'erano albanesi e nordafricani... Mi sono ritrovato un coltello puntato addosso... Mi hanno strappato il giubbotto e il maglione, hanno continuato a inseguirmi, sono caduto in un dirupo...". Poi sono arrivati i carabinieri.... Leggi anche: "Non è l'Arena", Fabrizio Corona funziona: gode Massimo Giletti, il suo risultato da urlo

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