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Antonello Venditti fa godere Matteo Salvini: immigrati e magistrati, la difesa che non ti aspetti

Ventura Cigno
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Sorprendono le dichiarazioni di Antonello Venditti rilasciate in una intervista su Vanity Fair. Vari i temi che ha affrontato, ma quello che ha sorpreso di più riguarda l'appoggio del cantante al vicepremier Matteo Salvini, diversamente da molti degli artisti italiani che lo hanno criticato aspramente, soprattutto dopo l'intenzione della Lega di dare maggiore spazio alla musica italiana.  Quella del cantautore è una vera e propria difesa circa le politiche del leader leghista che, secondo il suo parere, "parla il linguaggio dell'epoca in cui vive. Lui muta. Mette una felpa della Polizia e diventa poliziotto. Ha una capacità di immedesimazione fenomenale". Insomma, Salvini per Venditti è l'uomo del nostro tempo, uno dei pochi capaci di entrare in sintonia con gli italiani e di operare con interventi efficaci. Leggi anche: Zingaretti, il neo-segretario subito 'ucciso': chi si schiera con lui L'elogio prosegue anche sul caso Diciotti, in merito al quale Venditti afferma: "Salvini ha agito in nome di un superiore interesse nazionale, l'hanno capito tutti. Tutta Europa. In Italia invece siamo alla Procura X che manda un avviso di garanzia e in questa confusione di linguaggio e di poteri, alla fine, le ragioni di chi grida allo scandalo sono deboli, perdenti, inutili. Vuoi smontare un governo per l'alzata di scudi di una Procura? Dove pensi di andare?". Poco da aggiungere. 

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