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Sanremo 2020, Lilli Gruber e Aprile a Otto e mezzo contro Amadeus e Fiorello: roba da "ragazzini e calcetto"

Giulio Bucchi
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È piaciuto a mezza Italia, il Sanremo targato Amadeus e Fiorello. Ma al salottino di Otto e mezzo molto meno. Lilli Gruber parla un po' provocatoriamente del "Festival delle donne" e sorridente porge l'assist a Marianna Aprile, in collegamento con lo studio, per picchiare duro sul maschilismo imperante all'Ariston. "Amadeus e Fiorello - sottolinea la giornalista, decisamente sconfortata -, hanno celebrato la leggerezza adolescenziale maschile da spogliatoio di calcetto". Di fatto un modo educato per affibbiare loro l'etichetta di ragazzotti con pochi neuroni attivi.   Leggi anche: Amadeus e Fiorello frenano sul bis? La Rai fa subito il nome del successore a Sanremo: clamoroso "È un po' il grande problema di tutti i settori di questo Paese, dall'economia alla politica - rincara la Aprile, con la Gruber che apprezza -. A Sanremo le donne erano tante, molto presenti e adeguate a ricoprire la casella assegnata loro dalla gestione maschile dello show. Nessuna di loro è uscita dal ruolo, l'esempio più eclatante Georgina, per tutto il tempo la fidanzata di Cristiano Ronaldo, e nient'altro. E questo non ha fatto un gran favore alle donne in generale". E la Gruber, ovviamente, concorda esplicitamente. "Amadeus-Fiorello: hanno celebrato la leggerezza adolescenziale maschile da spogliatoio di calcetto": Marianna Aprile  Marianna Aprile: "La conduzione Amadeus-Fiorello è stata all'insegna di una celebrazione della leggerezza adolescenziale tutta maschile da spogliatoio di calcetto"

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