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Michele Serra a Dario Fo:"I toni di Grillo sono fascisticome chi ha violentato Franca"

Michele Serra e Dario Fo

Nella liste di proscrizione del leader del M5S dopo la Maria Novella Oppo è finito Francesco Merlo. Serra difende i colleghi

Nicoletta Orlandi Posti
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"Se Dario Fo leggesse i toni e le intenzioni di quei messaggi, ci troverebbe l'eco dell'odio fascista che colpì Franca, ovviamente senza piegarla, ovviamente rafforzandone il coraggio e la libertà". Michele Serra sollecita così una riflessione nel premio Nobel salito qualche giorno fa sul palco di Beppe Grillo che in questi giorni sta mettendo alla gogna i giornalisti "nemici". Una vera e propria lista di proscrizione nella quale è finita prima Maria Novella Oppo dell'Unità e a seguire Francesco Merlo di Repubblica. Serra  già si vede come il terzo della lista e immagina che diventerà quarto chi lo difenderà "dal diluvio di atroci insulti e minacce che le bande che infestano il web dedicano ai giornalisti messi all'indice dal leader del Movimento Cinque Stelle".  L'appello: fatelo ragionare - Rispetto alla Oppo, il vantaggio di Merlo ed eventualmente il suo, scrive Serra, è "quello che dovrebbe essere risparmiata la dose, veramente impressionante, di odio antifemminile che ha reso ancora più disgustoso il linciaggio della corsivista dell'Unità. Sono quasi tutti maschi i bastonatori internauti e anche questo è un indizio di quanto poco ahimè il mezzo abbia cambiato il messaggio". Da qui l'appello a Fo o a qualcuno delle persone di buon senso che circondano Grillo che facciano capire al comico che "un leader politico, per sua dignità e responsabilità, non è nelle condizioni di indicare ai suoi seguaci, con nome e cognome, un/una giornalista da odiare, senza finire inevitabilmente nel novero dei catapaz arroganti e senza manomettere seriamente la propria autorevolezza politica".

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