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Dopo il veleno la falsitàLa Geloni alla Madia:"Vorrei fare la madrina di tua figlia"

Chiara Geloni e Marianna Madia

La direttrice di YouDem aveva sparato a zero contro la neo responsabile del Lavoro della segreteria di Renzi, ma quando se la trova davanti è tutta baci e abbracci

Nicoletta Orlandi Posti
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L'ultimo capitolo della polemica al veleno scoppiata tra la direttrice di YouDem Chiara Geloni e la neo responsabile Lavoro della segreteria di Renzi, Marianna Madia si è consumato mercoledì pomeriggio al numero 16 di via Sant'Andrea delle Fratte. Lo racconta Fabrizio Roncone sul Corriere: "Dopo la riunione che si è tenuta all'alba, la Madia ha un appuntamento con Luca Lotti. Entra, fa due passi e chi si trova davanti? Proprio lei, la Geloni".  Chi si aspettava fuoco e fiamme, insulti o cose del genere, rimane sorpreso. Roncone racconta che accade la cosa più culturalmente comunista che possa accadere: le due si esibiscono in un distillato di purissima ipocrisia: si sorridono e (quasi) si abbracciano. Il giornalista raccoglie la testimonianza della Geloni: "Marianna incinta mi viene incontro e mi fa: 'Avrei voluto chiamare mia figlia Chiara: ma ora, purtroppo, dovrò cambiare nome'". Comprensibile, le fa notare Ronconi. "Macché", insiste la vestale bersaniana. "Anzi, io le ho detto che mi farebbe piacere farle da madrina...". Geloni, sei falsissima, la riprende il giornalista. Ma la direttrice di YouDem non si scompone: "Iooo? Ma guarda che io non ce l'ho con Marianna. Io non l'ho attaccata, le ho solo posto qualche domanda legittima...". E spiega: "Legittima perché siccome io, alle primarie per i parlamentari, votai per lei, adesso mi aspetto qualche spiegazione dopo certe sue scelte. Tutto qui". Da parte sua Marianna Madia tace.

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