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Maria Giovanna Maglie contro il governo: "Menzogna di Stato sui tamponi, chi pagherà?"

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Balle, menzogne, bugie. Di Stato. In giorni di coronavirus. Che il governo più di una volta non ce l'abbia raccontata giusta è un sospetto che coltivano in molti: curve, contagi, mascherine, medici "eroi" però mandati allo sbaraglio. Tanti i punti che, una volta finita l'emergenza, dovranno essere chiariti. E a puntare il dito contro le autorità ci pensano sia Antonio Socci sia Maria Giovanna Maglie, in una sorta di attacco incrociato su Twitter. 

 

Ad aprire il fuoco è Socci, il quale cinguetta: "Siccome non erano capaci di procurare le mascherine, ci dicevano che non servivano alla gente comune. Di questa splendida informazione sanitaria firmata dal governo chi risponde?", si interrogava rilanciando un depliant in cui il ministero della Salute informava sulle circostanze in cui era necessario indossare la mascherina.

 

Un tweet, quello di Socci, ripreso e rilanciato da Maria Giovanna Maglie. Che punta il dito contro il secondo presunto fronte della menzogna, quello relativo ai tamponi. "E siccome non hanno tamponi ci dicono che i test agli asintomatici non servono. Quante bugie di Stato! Qualcuno pagherà?", si interroga. Domanda tutt'altro che peregrina, se si pensa per esempio a quanto fatto da Luca Zaia in Veneto, con tamponi a tappeto ed asintomatici compresi.

 

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