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Luca Palamara, Paolo Mieli e il Csm: "Ma quale riforma, al governo di sinistra non importa. Mandiamoli a casa"

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“C’è un governo di sinistra, e non gliene importa nulla: sanno che da almeno una trentina d’anni le cose stanno così e sanno che resteranno per un’altra trentina”. Secondo Paolo Mieli non cambierà nulla sul fronte giustizia, nonostante la fiducia sia ai minimi storici dopo il cortocircuito che l’ha colpita, non risparmiando anche una parte di politica e giornalismo. Le intercettazioni del caso Palamara, che sono penalmente irrilevanti, hanno però scoperchiato tutto il marcio della magistratura, ma Mieli è molto pessimista e non crede che avverranno grandi cambiamenti. “Chi per l’ennesima volta dice che ci vuole una riforma del Csm - ha dichiarato in un’intervista a Huffington Post - è come chi vuol trovare le coperture di una legge di stabilità annunciando di voler lottare contro gli evasori. È una fase buttata lì, ero bambino e già si parlava di grandi riforme”. Per Mieli c’è quindi un solo modo per fare pulizia totale: “Mandarli tutti a casa. Magari anticipando l’elezione Csm, perché no, anche attraverso il sorteggio. Qualsiasi cosa è meglio di questo verminaio”. 

 

 

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