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Roberto Burioni, l'accusa: "Conflitto d'interessi con case farmaceutiche". Tirato in mezzo anche il Corsera

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Roberto Burioni continua ad essere sotto attacco. Il Codacons non ha infatti alcuna intenzione di mollare l’osso e, stando a quanto riportato da affaritaliani.it, ha presentato l’ennesimo esposto contro il virologo marchigiano: “La motivazione fondamentale è un forte conflitto d’interessi, che ravvisiamo da tempo”. Parole di Carlo Rienzi, presidente del Codacons che evidenzia presunti rapporti con case farmaceutiche che non sarebbero del tutto leciti. In particolare, vengono elencati i brevetti che farebbero capo a Burioni e vengono citate le sponsorizzazioni da parte di case farmaceutiche in varie attività e progetti.

 

 

A finire nel mirino del Codacons è anche il Corriere della Sera, “colpevole” di aver pubblicato a tutta pagina un articolo sull’ultimo libro pubblicato dal virologo (Virus, la grande sfida): “Abbiamo appreso che i proventi sarebbero andati alla ricerca sul coronavirus ma poi questo elemento non veniva riportato da nessuna parte - ha dichiarato Sonya De Sarli, l’avvocato del Codacons - quindi abbiamo ravvisato il pericolo di una pubblicità poco trasparente”. E ovviamente non poteva mancare il passaggio su Che tempo che fa, l’unica trasmissione televisiva alla quale ha preso parte Burioni negli ultimi mesi: la contestazione mossa è che “in un momento di debolezza dei cittadini e consumatori, avrebbe giovato un’informazione pluralista, la possibilità di comprendere il problema facendo confronti tra diverse posizioni, invece la visione offerta è stata unilaterale”. Quindi piu che con Burioni in questo caso il Codacons ce l’ha con Fabio Fazio

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