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Luigi Di Maio, Annalisa Chirico e la linea 'soft' sulla Cina: "Uno dei punti più bassi dell'attuale politica estera"

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Cessata l’emergenza coronavirus, la questione Hong Kong è tornata ad essere di forte attualità. Più di 500 politici di 32 paesi diversi hanno firmato una dichiarazione che denuncia l’azione della Cina, che intende approvare due proposte normative che appaiono in evidente contrasto con l’ordinamento autonomo che era stato assicurato all’ex colonia britannica. Ed è per questo che sono riprese le violente proteste, iniziate più di un anno fa a causa di alcune leggi liberticide che Pechino intendeva imporre a Hong Kong. Per il momento la Farnesina e il ministro Luigi Di Maio non si sono espressi a riguardo, ed è un silenzio pesante, che non è sfuggito ad Annalisa Chirico. “La linea ‘soft’ del ministro degli Esteri rispetto alla stretta cinese su Hong Kong - scrive la giornata de Il Foglio su Twitter - segna uno dei punti più bassi dell’attuale politica estera italiana. Il governo deve dire da che parte sta: con un regime liberticida o con la libertà”. 

 

 

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