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Bruno Vespa su Giuseppe Conte: "Macron lo ha fatto due giorni, mentre il premier...", in autunno la fine del governo

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Bruno Vespa non nasconde la preoccupazione per la “situazione drammatica” di un’Italia che vede ancora i partiti di governo divaricati sui principali dossier. Nel frattempo l’economica cola a picco: la Commissione europea del 7 luglio ci precipita all’ultimo posto nella classifica sul crollo del Pil, stimato al -11,2% nel 2020. “Così come il coronavirus ha ucciso migliaia di persone debilitate da altre patologie, può dare il colpo mortale a un paese debilitato dalla mancata crescita di vent’anni. La nuova tempistica delle grandi opere sarà un vaccino sufficiente a mantenere in vita l’Italia?”, si domanda Vespa, che ha anche altri interrogativi da sottoporre al governo presieduto da Giuseppe Conte.

 

 

“Prenderemo i 37 miliardi del Mes - continua il giornalista di Rai1 - per sistemare la sanità? Gli altri paesi non li prendono perché li comprano sul mercato a tassi migliori del nostro. In più i soldi del Recovery Fund ci saranno dati a rate sulla base di riforme da fare. Niente è gratuito”. Vespa si chiede se il governo abbia la forza per vincere una sfida di tale portata: “Ma questo è un altro discorso. Per affrontare il suo autunno caldo, Macron ha sostituito il bravo e popolare primo ministro Philippe: non sappiamo se sia la scelta giusta, ma lui ha fatto tutto in due giorni. Quanti punti di Pil vale la rapidità di decidere?”. Difficile saperlo, ma di certo avere un premier come Conte che è un maestro dell’indecisione e del rinvio non aiuta affatto. 

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