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Guido Crosetto e il Dpcm: "Chi ci guadagna?", il sospetto dopo le "ripercussioni infinitesimali" delle misure di Conte

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Giuseppe Conte ha firmato il terzo Dpcm in pochi giorni che sostanzialmente introduce un lockdown mascherato, dato che dopo le 18 sarà tutto chiuso. D’altronde l’allarme diffuso da medici e sanitari non poteva essere ignorato, dato che con il trend attuale si prevede un collasso del sistema ospedaliero entro metà novembre: un qualcosa da scongiurare con tutte le forze, ma il premier e la sua squadra di governo hanno scelto la strada giusta? Se lo chiede Guido Crosetto, che si pone degli interrogativi legittimi: “Se è vero, come lo è, che la chiusura alle 18 dei ristoranti avrà una ripercussione positiva infinitesimale sulla diffusione del virus, quale altro motivo potrebbe esserci alla base di una decisione così antipopolare? Qualcuno ci guadagna, dalla chiusura?”.
 

 

 

 

Il fondatore di Fdi non si capacita delle restrizioni durissime sulle attività di ristorazione - per non parlare dello stop a palestre, piscine, teatri e cinema che hanno speso tanti soldi per rispettare le nuove norme anti Covid - così come non è affatto convinto dagli appelli all’unità di facciata che arrivano al centrodestra. “Dicono che l’opposizione deve essere seria, responsabile e collaborare con il governo - è il tweet di Crosetto - perché? È stata coinvolta nelle scelte? È stata ascoltata dopo? Condivide ciò che è stato fatto? Poiché penso che la risposta sia no, l’opposizione deve combattere ciò che non ritiene giusto, per ruolo”. 

 

 

 

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