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Maneskin e cocaina, le impensabili parole di Luca Bizzarri: "Iniziamo a capire qualcosa della droga". Si scatena il caos: "Cacciatelo"

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Il caso cocaina che ha travolto i Maneskin all'Eurovision continua a scatenare polemiche. Questa volta al centro della bufera è finito l'attore e comico genovese Luca Bizzarri, che è anche presidente della Fondazione Palazzo Ducale di Genova. La Lega lo ha messo sotto accusa per un post che Bizzarri ha scritto subito dopo la notizia dei Maneskin. "Non ho ben capito perché un cantante debba fare un test antidroga dopo aver vinto un festival. Anche perché così Paganini non ne avrebbe mai vinto uno - aveva affermato -. Quando la smetteremo di considerare la droga un problema etico forse potremmo cominciare a capire qualcosa della droga, ad affrontarne l’uso e gli abusi un poco più seriamente evitando il moralismo ipocrita che pervade ogni momento di questa disgraziata epoca".

 

 

 

Le parole dell'attore, però, non sono piaciute al capogruppo della Lega in consiglio regionale. "L’ennesimo commento sui social network di Luca Bizzarri sull’uso di droghe non lascia spazio a equivoci - ha dichiarato l’esponente del Carroccio Stefano Mai -. La Lega oggi ha quindi depositato un’interrogazione in Regione Liguria per chiedere al governatore Giovanni Toti come intenda affrontare le irresponsabili dichiarazioni del presidente della Fondazione Palazzo Ducale e quali azioni intenda perseguire sulla compatibilità fra il ruolo istituzionale e le reiterate dichiarazioni pubbliche sul consumo di sostanze stupefacenti, che appaiono in grave contrasto con le finalità dell’ente che Bizzarri presiede".

 

 

 

Luca Bizzarri, infatti, era stato nominato presidente della Fondazione durante la prima giunta Toti e ancora oggi ricopre questo ruolo. Dopo l'ultima polemica sollevata dal partito leghista in Liguria, l'attore ha replicato con un post sul suo profilo Facebook: "Mi piace quando ci sono delle figure istituzionali che candidamente ammettono di non capire l’italiano scritto".

 

 

 

 

 

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