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CartaBianca, Massimo Giletti fa i nomi: "Gruber, Formigli e Floris". Un bruttissimo silenzio, terremoto a La7

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Un Massimo Giletti a tutto campo, quello ospite di Bianca Berlinguer a CartaBianca, nella puntata in onda su Rai 3 nella serata di martedì 15 giugno. L'addio a La7 sembra sempre più vicino, così come il conduttore aveva lasciato intendere salutando il pubblico nell'ultima puntata stagionale di Non è l'Arena.

 

 

E, ovviamente, Giletti viene interpellato anche sul suo futuro. "A La7 ho fatto quattro anni, un ciclo importante. Non so cosa farò domani... Vengo da due anni molto duri e devo riflettere", premette. Dunque, Lucia Annunziata, ospite anch'essa del talk della Berlinguer, gli chiede conto delle indiscrezioni secondo le quali tornerà a Viale Mazzini, sul secondo canale per la precisione. La risposta di Giletti è sibillina: "Tornare in Rai? Urbano Cairo mi ha dato una libertà pazzesca, io faccio una tv dritta, senza scontri, con una dialettica forte". Insomma, possibile il ritorno ma soltanto a patto di avere totale libertà. La condizione posta da Giletti è chiarissima.

 

 

Poi un durissimo attacco ad alcuni colleghi, di cui Giletti fa clamorosamente nome e cognome. Si torna a quanto accaduto lo scorso anno, con le minacce di morte subite dalla mafia dopo l'inchiesta proposta a Non è l'Arena sui boss scarcerati per l'emergenza coronavirus. E il conduttore si sfoga: "Dopo le minacce della mafia mi sono sentito solo, amareggiato perché mi aspettavo un segnale da certi colleghi vicini, penso a Lilli Gruber, Corrado Formigli, Giovanni Floris. Gli unici a farsi sentire invece sono stati Myrta Merlino ed Enrico Mentana", conclude picchiando durissimo Giletti. E insomma, tre nomi e tutti e tre de La7: l'addio, ora, pare cosa fatta.

 

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