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Massimo Giletti dice addio a La7? Cosa c'è davvero dietro: quelle indiscrezioni su Lilli Gruber e il contratto

Francesca D'Angelo
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 «Ciao, non so se ci rivedremo, buona estate a tutti». Con cadenza biennale, a giugno Massimo Giletti si congeda immancabilmente dal proprio pubblico. Quest' anno ha detto: «Questa è stata l'ultima puntata di Non è L'Arena. Sono sta- ti quattro anni straordinari su La7. Buona estate, ad maiora». Per la verità finora i suoi addii non hanno mai portato a grandi stravolgimenti: di base a settembre ritroviamo Giletti là dove lo avevamo lasciato. I suoi ripetuti congedi sarebbero più che altro legati alla temporalità dei contratti che lo legano alla rete: con La7 non ha mai voluto firmare contratti monstre da 5 anni preferendo un rinnovo biennale.

 

 

Allo stes-so tempo, non succede mai nulla perché i risultati dei suoi programmi spingono la committenza a tenerselo stretto: il suo stile può piacere o non piacere (ogni riferimento a Selvaggia Lucarelli è puramente casuale), e noi stessi di Libero lo abbiamo spesso criticato, ma è un dato di fatto che con lui, il prime time domenicale di La7 è risorto. Quindi, di norma, a settembre resta tutto come prima.

 

 

Tranne forse a questo giro. Contattato da Libero, Giletti preferisce non rilasciare commenti («ho già detto tutto domenica sera durante la puntata») ma, stando alle indiscrezioni, avrebbe già un mezzo piede in Rai: a fine mese scade il suo contratto con Cairo, il clima a La7 è teso (si veda il recente scontro con Lilli Gruber) mentre il secondo canale pubblico lo starebbe corteggiando. Dopo anni di reciproco snobismo, ora Viale Mazzini rivorrebbe Giletti perché c'è un giovedì sera da schiodare dal 3% di share. Che dunque sia la volta buona di un ritorno in Rai? Previsti colpi di scena. 

 

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