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Matteo Bassetti e le minacce di morte: "Chi attacca me attacca lo stato. In una notte 1.700 intimidazioni"

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Matteo Bassetti torna a rassicurare gli italiani dagli allarmismi sulla variante Delta. "La buona notizia è che in base agli ultimi studi pubblicati sulle riviste scientifiche più prestigiose la doppia dose di vaccino in caso di contagio protegge comunque da conseguenze gravi, come ricoveri e decessi, anche della variante indiana". Il direttore del reparto di malattie infettive del policlinico San Martino, ospite di Oltre Tutto, il programma di Primocanale, ha comunque voluto mettere in guardia. Così come Andrea Crisanti, anche Bassetti ritiene che sia "fondamentale il tracciamento dei casi entrati in contatto con questa variante, dobbiamo essere in grado di intercettarla".

 

 

A mettere i bastoni tra le ruote ci ha pensato il caos su AstraZeneca: prima no agli under 60, poi sì e poi ancora no. "Un corto circuito informativo - non si frena dall'ammetterlo - che lo ha definitivamente affossato e ha contemporaneamente affossato tutti i vaccini a vettore virale. Ancora ieri l'Ema ricordava che il vaccino AstraZeneca può essere utilizzato in tutte le classi di età. È chiaro tuttavia che ormai bisogna procedere non solo per via verticale, ovvero attraverso le fasce di età, ma all'interno delle medesime individualizzare meglio le diverse persone". Insomma, la strategia migliore è quella di "dirimere la tipologia di vaccino per ogni fascia".

 

 

Per le sue posizioni, spesso controcorrenti, l'infettivologo è costretto da tempo a vivere sotto sorveglianza: "Chi attacca me attacca lo Stato, perché oggi attaccare i vaccini significa attaccare lo Stato italiano. E chi lo ha fatto non può essere derubricato a stupido e basta, si tratta di un gruppo organizzato di no vax, con tanto di simboli, che mi ha recapitato 1.700 messaggi intimidatori in una notte. I vaccini sono la risposta alla pandemia". E su questo Bassetti non ha mai cambiato idea. 

 

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