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Green Pass "inutile", Vittorio Sgarbi sgancia la bomba: "Ho parlato con Draghi, mi ha detto perché lo ha voluto..."

 Vittorio Sgarbi

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L'introduzione dell'obbligo del Green pass per accedere a bar, ristoranti e luoghi in genere affollati non è piaciuta  a Vittorio Sgarbi che, ospite di Morning News su Canale 5, ha detto: "Il problema non è il pass ma come si verifica”. Poi ha rivelato un retroscena: “Non ha senso all’esterno. Ho fatto notare a Mario Draghi l’assurdità del documento per chi sta fuori, nelle arene, nei teatri all’aperto, negli stadi e lui mi ha detto che avviene perché vogliono che tutti si vaccinino". 

 

 

 

Secondo il critico d'arte, il certificato digitale rappresenta solo un pretesto: "Le persone oneste mostreranno il Green pass vero, altrimenti uno falso. I controlli a campione sono irrealistici anche perché la Lamorgese non vuole un atteggiamento poliziesco. Non corre alcun rischio l’esercente e nemmeno chi ha fatto il tranello perché si deve dimostrare che era in malafede. E’ una rete meravigliosa di irresponsabilità”. Sgarbi, poi, ha definito la misura una "solenne stupidaggine", "una follia", "una formula introdotta per indurre a vaccinarsi senza introdurre l’obbligo vaccinale".

 

 

 

Sul fronte vaccini, invece, il parlamentare ha ripreso la teoria, già smentita dalla comunità scientifica, secondo cui i farmaci ora in circolo sono sperimentali fino al 2023: "Lo hanno detto illustri scienziati che fino al 2023 non c’è una certezza della bontà del vaccino, ma un’attenuazione del rischio. Il tema fondamentale è non morire, ma si sta assistendo al paradosso che il vaccinato deve aver paura del non vaccinato e allora a che serve il vaccino?!”. Al netto di tutto ciò, Sgarbi ha fatto sapere di aver avuto già il Covid e di avere fatto pure il vaccino.

 

 

 

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