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Massimo Fini, la sparata sul Covid: "Dovevamo farlo agire" per liberarci dagli anziani. Che delirio sul "Fatto"

Renato Farina
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Massimo Fini in un articolo sul Fatto si occupa di due argomenti. Il Covid e il #Metoo. Su quest' ultimo tema prenoto la vostra noia tra un paio di paragrafi. Nel primo caso, il virus, Fini è forcaiolo in perfetto allineamento con le tesi del quotidiano di Travaglio, magari  lasciandosi un po' prendere la mano, ma è il bello dei liberi pensatori quando si sentono i soli ad essersi sintonizzati con le onde del destino. Applica le idee diciamo così di candeggina giudiziaria del suo direttore esportandole genialmente fuori dal campo un po' troppo limitato dell'azione della magistratura coadiuvata dai bravi giornalisti trombettieri delle procure, e la allarga alle praterie dove il Covid avrebbe potuto scorrazzare a ripulire il mondo intero, ed invece stupidi scienziati gli hanno rovinato il lavoro. Che peccato.

 

 

OCCASIONE PERSA
Mani Pulite liquidò a suo tempo la classe politica non comunista. Una zavorra per l'Italia. Fatto! Il 2020 con la sua fantastica pandemia poteva essere l'occasione buona per estirpare il tumore che affligge l'umanità intera: i vecchi, e già che ci siamo, i flaccidi, le amebe umane malaticce. Senza neppure il processo, nessun bisogno di custodia cautelare come tortura, evitando anche la semina di sospetti anticamere della fucilazione. Al diavolo l'assioma ormai troppo moderato secondo cui «non esistono innocenti, ma solo colpevoli che l'hanno fatta franca». Nessuno l'avrebbe fatta franca, un sogno tombale, da realizzarsi sulla base di una certezza scientifica saccheggiata da Malthus e, malamente, da Nietzsche: un vecchio morto è tutta salute per chi sopravvive. Ecco così che Fini si lamenta contro il buonismo di tutta questa lotta contro la malattia. Si amareggia che non si sia lasciato libero virus in libero Stato, dove il secondo ha il compito di dire: prego si accomodi, non possiamo e non dobbiamo opporci alla Natura (maiuscolo, ovvio). Fini lo vede come una benedizione, una santa falce addetta alla mietitura dei povericristi canuti e bianchi, e forse siamo ancora in tempo, purché si rinunci a opporsi alla volontà del fato con la stronzata dei vaccini. Speriamo che almeno questi si rivelino un fiasco, dice.

 

 

Altrimenti ci toccherà sorbirci un'epoca con una prevalenza di anziani rompic***oni. Non si deve pensare che questa sia una battuta alla Groucho Marx o una forma di ironia paradossale alla Mark Twain. È proprio il suo pensiero espresso dal grande Banal Contrario come fosse una caramellina per cambiare l'alito. Scrive, e la citazione è lunga, ma godibile purché la gente in età tenga le mani nel luogo che state pensando: «Se avessimo lasciato fare alla Natura quello che alla natura compete, cioè sfoltire la popolazione quando è in sovrabbondanza, il Covid sarebbe morto per inedia e sarebbe durato un paio di anni. L'epidemia si sarebbe ripresentata in forma diversa dopo qualche decennio com' è stato per tutte le epidemie del passato. Inoltre io non capisco proprio perché per salvare dei settuagenari od ottuagenari, in genere affetti da due o tre gravi patologie, si sia bloccata la vita di intere generazioni a cui il Covid non poteva far nulla. Che muoia chi deve morire e smettiamola con questa farsa tragica». Che scuole serali di virologia ha frequentato in questi anni? La «farsa tragica» è il fastidio delle mascherine? Da che mondo è mondo l'uomo si difende dalle malattie, soccorre i suoi cuccioli. Esiste oltre alla fisiologia, la compassione, che non ti fa gettare dalla rupe chi ti attarda sul cammino verso una vita felice e prospera. E proprio così trovi prosperità e felicità. Ma chi stiamo diventando?

 

 

C'È NATURA E NATURA
Espressa questa tesi colossale con favolosa noncuranza verso il destino di alcuni milioni di italiani, di cui non si capacita campino nonostante il suo parere, Fini passa a infervorarsi contro l'«intollerabile intransigenza» delle donne contro chi è accusato di «molestie sessuali». Il Covid contro i vecchi e i deboli va bene, non deve valere, secondo Fini, la presunzione di innocenza, la scopa deve portarsi via le creature macilente così da non lasciare in giro del marciume. Invece nel campo del #Metoo bisogna limitare la Natura delle donne che vogliono condurre la guerra dei sessi. Su quest' ultimo punto, qualche sacrosanta ragione ce l'avrà pure. Ma come si fa come niente fosse a passare da una tesi a cui manca un millimetro per la teorizzazione dell'eliminazione igienista di handicappati e anziani improduttivi a quella garantista a favore di Mario Cuomo? Anche noi - e come sarebbe possibile sostenere il contrario? - riteniamo che debba valere la presunzione di innocenza pure per gli indagati di abusi sessuali. Ma- a differenza del Fatto - pensiamo debba riguardare anche tutto il resto delle accuse e delle imputazioni, compresa quella di cui non troviamo traccia nel codice penale e nei dieci comandamenti: quella di essere fragili e senescenti. 

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