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Alberto Zangrillo travolto dalle critiche per la frase "se capita curiamo anche il Covid": "Livello infimo, tacete"

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Alberto Zangrillo fa ancora parlare di sè. Il direttore del Dipartimento di anestesia e terapia intensiva dell'Irccs ospedale San Raffaele di Milano continua la propria battaglia contro l'allarmismo da Covid-19 e pressoché ogni giorno riporta i numeri dei malati nel suo ospedale. Gli ultimi mostrano 15 accessi e 4 ricoveri per coronavirus in Pronto soccorso su 1.057 totali. Da qui il commento che ha alimentato la polemica: "Se capita, curiamo anche il #COVID19. #CurareTutti", ha scritto Zangrillo su Twitter scatenando l'ira di alcuni utenti.

 

 

 

"Solo ipotizzare che ci siano differenze fra malati, di qualunque cosa siano malati, mostra il livello infimo a cui siamo arrivati nella sanità pubblica. Fate il vostro lavoro e tacete", è lo sfogo di un internauta mentre un altro gli fa eco: "Il suo ospedale, per quanto importante e prestigioso, non è l'unico al mondo. Chieda ai suoi colleghi dell'ospedale Cervello di Palermo se la situazione è la stessa. Chieda agli ospedali in Florida. Lei continua a essere colui che ha definito il Virus clinicamente morto". 

 

 

 E ancora. "Fanno piacere 1: la notizia, 2:i numeri dei gravi. Ma la categoria rilevante è quella degli 11 verdi al pronto soccorso che credo siano il vero problema. Domanda: dove sono i medici di base? Perché si intasano i pronto soccorso? Perché temo che a novembre i numeri saranno altri". A prendere le difese del collega il virologo Roberto Burioni: "Tutti i 4 ricoverati (uno grave) per COVID-19 al @SanRaffaeleMI di questa settimana erano non vaccinati. Curiamo anche loro, ma voi vaccinatevi". Una posizione netta già ampiamente espressa dall'esperto che in fatto di no-vax non ha mai mancato di dire la sua. Anche lui spesso attirando a sè pesanti critiche. 

 

 

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