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Antonella Viola, la domanda del lettore che la imbarazza "Perché Lilli Gruber non glielo chiede?"

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Un lettore ha scritto una lettera al sito Dagospia in cui "fa le pulci" ad Antonella Viola. Punto per punto le pone delle domande o fa delle considerazioni su quello che la professoressa dell'università di Padova ha detto in una intervista al Corriere della Sera sui virologi e l'iper-esposizione mediatica. Si tratta di sei riflessioni. 

 

 

“Io sono una biologa quindi al limite per me il problema è l’università”, dice la Viola. Ma il lettore sottolinea che "è una patologa, quindi non è del raggruppamento disciplinare di virologia. Quando parla di virus la sua non è certo l’opinione del garagista, ma ci sono specialisti più iperspecialisti di lei". E ancora: "Poi mi sono trovata a vedere che in queste trasmissioni o sui giornali chiunque parlava di scienza: c’erano il filosofo, l’economista e il professore di storia dell’arte", dichiara l'esperta. E il lettore osserva: "Quindi quando Antonella Viola, sui social, il 14 giugno del 2021 attacca la critica d’arte Angela Vettese rea di scrivere articoli di critica d’arte per il Sole 24 ore doveva star zitta, anche perché scrivere articoli di critica d’arte è il lavoro di un critico d’arte; parlare di società o di chi sia il virologo più affascinante da Lilli Gruber, invece, non è proprio il lavoro del ricercatore di patologia. Ma questa è un’opinione da aiutante del garagista".

 

 

 

“I giornali invece di andare a scegliere chi nel tempo ha dato sempre delle informazioni credibili, le cui affermazioni si sono dimostrate poi nei fatti, ha cercato continuamente lo scontro e appunto lo spettacolo”, continua la Viola. "Questa la rubrichiamo tra le opinioni a caso, visto che Antonella Viola non è abilitata anche in Sociologia dei processi culturali e comunicativi". E infine: “Noi scienziati… siamo persone di intelligenza medio alta”, sostiene la Viola. "Il QI, si sa, è controverso da misurare, soprattutto quello di chi sostiene di averlo. Di certo, così come gli umanisti hanno scarsissima predisposizione scientifica gli scienziati italiani sono mediamente ignorantissimi nelle discipline artistiche, letterarie e filosofiche: chiedo pertanto a Lilli Gruber di far loro a sorpresa il nome di un musicista o di un artista del passato e sentire cosa dicono: ci sarebbe da ridere e, forse, ce li toglieremmo finalmente da tv, social e giornali".

 

 

 

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