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PiazzaPulita, Andrea Crisanti sfida Mario Draghi: "Allora il Green pass lo vogliamo abolire?"

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Poche ore prima dell’introduzione dell’obbligo di Green Pass per tutti i lavoratori, Andrea Crisanti ha espresso il suo punto di vista sulla situazione attuale. Lo ha fatto in collegamento con Corrado Formigli a PiazzaPulita, dove ha ribadito che la certificazione verde è nata con “ottime intenzioni e come strumento per indurre le persone a vaccinarsi, infatti ha avuto un effetto estremamente positivo”. A riguardo i dati non mentono: “Abbiamo circa l’82% di vaccinati, una delle percentuali più alte al mondo”.

 

 

“Raggiungiamo la soglia di protezione - è stata la proposta di Crisanti - e poi vediamo se dobbiamo levare o mantenere il Green Pass. Credo che siamo abbastanza vicini alla soglia di protezione, che dovrebbe essere tra l’83 e l’85%. Rispetto ad altri paesi siamo fortunati ad aver iniziato più tardi con i vaccini, ciò ci rende più protetti al momento, in più abbiamo iniziato con le terze dosi e dobbiamo concentrarci su questo”. E allora il governo con l’obbligo di Green Pass esteso a tutti i lavoratori sta cercando di spingere l’ultimo sforzo? “Però che lo dicessero - ha dichiarato Crisanti - anche perché ci sono tante persone che hanno paura o che hanno problemi psicologici, di ansia”.

 

 

Infine il microbiologo dell’università di Padova si è espresso sulla proposta politica di rendere i tamponi gratuiti o estenderli da 48 a 72 ore: “Non penso siano cose corrette. Però se le aziende vogliono pagare i tamponi ai propri dipendenti, lo facciano. Non userebbero soldi pubblici, non avrei alcun problema a riguardo, ma non mi va di pagare il tampone a chi non si vaccina”.

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