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Otto e Mezzo, Massimo Cacciari e il complotto: "Non sappiamo se è un vaccino. Il presidente della Bayer...", fino a dove si spinge

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Aveva detto che avrebbe disertato la televisione, almeno quella in cui si parla di Covid e in cui le sue tesi sempre più vicine al negazionismo non sarebbero state accolte e ascoltate. Insomma, Massimo Cacciari avrebbe detto che non sarebbe più andato nei programmi nei quali non lo lasciavano parlare. Eppure nella serata di ieri, mercoledì 1 dicembre, il filosofo in tv ci è tornato, eccome, da Lilli Gruber a Otto e Mezzo, il salottino ultra-pro-vax de La7.

 

E in quest'occasione, Cacciari, ha alzato ulteriormente l'asticella. Nel mirino dell'ex sindaco di Venezia il vaccino, contestatissimo: "Non sappiamo neanche se è un vaccino. Bayer, Bayer lo ha detto: il presidente della Bayer, a una conferenza internazionale. È un procedimento diverso da quello del vaccino. Non è come per la polimelite o il tifo", ha sbottato. E la Gruber: "L'importante è che funzioni". "Sì, però per dire che non vi è alcuna certezza", ha ribadito.

 

Una puntata scoppiettante, quella di Otto e Mezzo, resa tale soprattutto da Caccari. Il filosofo infatti si è anche reso protagonista di un violentissimo scontro con Beppe Severgnini e Alessandro De Angelis, scontro condito da un gran numero di imprecazioni. E ancora, aveva aggiunto: "Questo vaccino curicchia, lo ha detto anche il vostro Massimo Galli". "Ma qual è l'alternativa, Cacciari?", domanda la Gruber. "Ma sa quanti medici hanno curato...". "Sì, lo so, lo so. E so anche quanti ne sono morti", lo ferma la padrona di casa. Insomma, un Caccari sempre più no-vax e sempre più incontenibile.

 

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