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In Onda, altro delirio del dittatore Mario Monti: "Cosa voglio a reti unificate", Loden fuori controllo

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Sta facendo discutere l'intervento di Mario Monti a In Onda. Ospite di David Parenzo e Concita De Gregorio su La7, l'ex premier non ha solo detto che "il livello di educazione e preparazione del popolo italiano è scarso". Il senatore a vita ha anche proposto "momenti istituzionali a reti unificate e accordo i autodisciplina tra le televisioni". Il motivo? La confusione sul Covid. Proprio così, in nome della pandemia Monti chiede di silenziare le altri reti televisive, perché "se ogni canale televisivo e ogni fonte di informazione dedica 15 ore al giorno a questo tema appassionante e terribile e su cui è giusto informarsi, probabilmente c'è un eccesso di informazione". 

 

 

Lo stesso, a suo dire, che renderebbe la preparazione sul tema degli italiani scarso. "Questo, purtroppo viene fuori in modo sistematico ogni volta che vengono pubblicati i dati - ha proseguito sulla sua strada -. Questo ha un riflesso sulla capacità del popolo italiano. Ovviamente ognuno ha il sacrosanto diritto di voto, ma la capacità di esprimere un orientamento politico è molto bassa". 

 

 

Inutile dire che le sue sono parole che hanno sollevato la polemica. Prima tra tutte a puntare il dito, Giorgia Meloni: "Dopo le agghiaccianti dichiarazioni sull’informazione 'meno democratica', ora si passa direttamente alle offese nei confronti dell’intera popolazione italiana. Parole di una gravità unica, soprattutto se pronunciate da un ex presidente del Consiglio. Che tristezza". Neppure le critiche sono riuscite a far raddrizzare il tiro a Monti, che ha poi rilanciato: "Io non ho parlato minimamente dei no vax, ma ho ripetuto con parole infelici quanto ho detto agli inizi di marzo nel 2020".

 

 

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