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Massimo Giletti, altra stoccata ad Enrico Mentana: "È il numero uno. Ma il suo radicalismo...". La7, il caso si ingrossa

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Nel dibattito no-vax sì no-vax no, Massimo Giletti ha sempre detto la sua, senza infingimenti: lui, li ospita in studio. E ne torna a parlare in un'intervista a Oggi, in cui ritorna anche sulla polemica a distanza con Enrico Mentana, che sulla questione ha idee diametralmente opposte. Il conduttore di Non è l'Arena afferma: "Enrico Mentana per me il numero uno. La sua posizione (ovvero non ospiterà mai un no-vax in una sua trasmissione, ndr) è comprensibile, ma fa un tg; io un programma. Il suo radicalismo è di difficile applicazione ai talk, che vivono di contrasti. Ovvio che ci sono cialtroni che non sono sullo stesso piano di luminari come il professor Crisanti. E infatti non ce li metto...", rimarca spiegando nel dettaglio la sua posizione.

 

E ancora, Giletti aggiunge: "Devi invitarli, criticarli e smascherarne le fesserie. Se non lo fai, li lasci scorrazzare sui social senza nessuno che li contraddica... Si può far tutto, dipende sempre dal come. Lo rivendico, assieme a Bianca Berlinguer, Floris e altri. Però nel mirino ci finisco sempre io", sottolinea con un pizzico di rammarico e un filo di polemica.

 

Quindi, il conduttore de La7 parla anche dello speciale su Totà Riina che andrà in onda il prossimo 5 gennaio, un seguito di quell'Abbattiamoli andato in onda lo scorso giugno: "Lì abbiamo raccontato i misteri delle mancate catture di Riina e Provenzano. Ma mi mancavano delle risposte. Con questo documentario il quadro è più completo. Perché sono i mafiosi che parlano, gli uomini più vicini a Riina", conclude Massimo Giletti rinnovando l'appuntamento con uno speciale che promette importanti rivelazioni.

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