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Selvaggia Lucarelli, fughe di notizie dai virologi: "Una nuova variante Covid, ecco perché ho paura"

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Selvaggia Lucarelli da quando è scoppiata l'emergenza pandemia è in prima fila contro le posizioni no-vax. "Anche se abbiamo imparato a metabolizzare il numero di decessi ogni mese muoiono migliaia di persone. Sono sempre tantissimi. Troppi. Non ho le adeguate conoscenze scientifiche per esserlo. Dobbiamo ascoltare gli esperti. E anche loro, ahinoi, sbagliano. E spesso dicono cose diverse uno dall’altro. Ho paura che possa arrivare una nuova variante. E chissà come potrebbe essere. Credo che Burioni abbia capito prima degli altri che doveva sbilanciarsi meno, doveva essere più dosato. Anche il fatto che abbia scelto di apparire solo in un programma televisivo mi è parsa una decisione saggia. A differenza di tanti prezzemolini".

 

 

Nell'intervista a Leggo si torna a parlare delle sue critiche alla regione Lombardia: "La Lombardia è stata dall’inizio alla fine disastrosa. Chi non è morto di Covid è stato stremato dalla burocrazia e dall’inefficienza. A Natale eravamo tutti zombie in fila per fare un tampone. Ripensandoci l’assessore Gallera era “la variante più buona” del virus lombardo. Il Lazio mi sembra sia mosso molto meglio. Il Veneto è stato impeccabile soprattutto nella gestione della prima fase. Ha imposto rigore. C’è stata una guida sicura. Si è parlato di modello Zaia. Poi, però, ha ceduto alle pressioni degli imprenditori e ha fatto qualche compromesso. In Campania De Luca è stato un dittatore, e forse in una prima fase poteva anche servire. Ma la sua personalità l’ho trovata eccessiva, barocca, naif. Anche se nel complesso ha saputo dimostrare di saper stare al comando", ha spiegato la Lucarelli.

 

 

"Credo che più si fa informazione e meglio è. Fare da megafono alla scienza credo sia una cosa buona, non credo contribuisca a irrigidire le convinzioni dei no vax. Guardi quello che accaduto a Trinca: nemmeno in fin di vita ha accettato di farsi intubare. Come pensa di poter dialogare con chi è così convinto delle sue idee da accettare perfino la morte. La pandemia mi ha toltto la fiducia nell’umanità. Sono rimasta delusa da come si sono comportate le persone anche gli affetti familiari. Pensavo che avremmo lottato tutti insieme, come un esercito compatto, questa guerra contro un nemico invisibile e invece nulla. Tanto egoismo. Tanta ferocia", ha concluso.

 

 

 

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