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Antonio Padellaro, pioggia di insulti a Vladimir Putin: "Criminale, psicopatico, delinquente, str***"

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Antonio Padellaro, nel suo consueto editoriale sul Fatto, analizza l'attuale situazione in Ucraina e prende posizione su Vladimir Putin. "Qualunque anche pur minimo rilievo a eventuali responsabilità del fronte Nato nell’avere sottovalutato l’inevitabile reazione di Mosca all’ipotesi di un passaggio di Kiev nel fronte politico e militare occidentale va sempre preceduta da una decisa, inequivocabile e dunque definitiva condanna dell’invasore russo. Solo dopo aver premesso, e senza equivoci di sorta, che Putin è un criminale – o anche un delinquente, uno psicopatico, un mostro sanguinario, uno str*** (meglio ancora se tutte queste cose insieme) –si potrà argomentare la non totale condivisione rispetto alle scelte di chi si è fatto usbergo dei valori del mondo libero", scrive l'ex direttore del Fatto.

 

 

Padellaro cerca di andare contro il racconto maggioritario sulla guerra: "C’è davvero poco da scherzare perché l’intolleranza nei confronti di qualsiasi visione degli accadimenti bellici non coincidente con quella timbrata e omologata dalle cancellerie (oltre che dal gruppo editoriale Gedi e dal Tg1) ricorda analoghe rimostranze", ricorda Padellaro citando anche il periodo ancora attuale della pandemia e di chi fosse sempre criticato se cercava di dire qualcosa che non fosse nel comune sentire.

 

 

"Ora, se non indossi l’elmetto atlantico, rischi di passare oggettivamente per un servo del Cremlino. È inutile, qui da noi anche la causa più giusta, come la difesa della salute collettiva o del diritto alla libertà di un popolo aggredito, finisce per essere invariabilmente sporcata dai custodi del vero e del giusto. Maestrini dalla penna rozza, infastiditi da chiunque non sia disposto a portare il cervello all’ammasso", conclude Padellaro in maniera polemica.

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