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Roby Facchinetti dei Pooh, il racconto straziante: "Mio padre mandato a morire"

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Il conflitto in Ucraina ha sconvolto tutti. Anche Roby Facchinetti, che in questi giorni ha raccontato la storia del papà, mandato sul fronte russo durante la Seconda guerra mondiale. L'ex frontman dei Pooh ha rivelato che suo padre tornò miracolosamente a casa, non riuscendo mai a dimenticare però l'orrore vissuto sul campo. "Era chiarissimo che avendo conosciuto la guerra sulla sua pelle, papà la ritenesse un incubo tragico. Un’assurdità dolorosa che in un mondo civile dovrebbe restare nei libri di storia, da studiare perché mai si ripeta", ha scritto il cantante su Instagram. 

 

 

 

Nel suo post, Facchinetti si è rivolto ai suoi seguaci: "Di fronte a quello che il piccolo schermo ci fa vedere ormai da troppe giornate, mi è venuto in mente, in modo intenso, il mio papà". Il cantante ha spiegato che il vissuto doloroso di chi ha già conosciuto l'esperienza della guerra, come suo padre, dovrebbe essere di esempio. Poi ha scritto: "Quando aveva appena 22 anni, papà fu mandato in guerra sul fronte russo. Anche lui fu mandato, in pratica, incontro alla morte".

 

 

 

Il cantante poi ha proseguito: "Ci raccontava di quanto fosse stato atroce, in quei mesi. Con le lacrime agli occhi ci parlava di buche scavate in terra, al gelo, per provare a dormire; e d’una fame tanto feroce che a un certo punto e con disgusto si dovette cibare di carne umana, per sopravvivere". Infine il ritorno a casa: "Dovevano scappare, pena l’arrivo dei sovietici e la morte sicura. Ma davanti a immense distese di neve, da che parte vai? Loro scelsero di dividersi in due gruppi. Un gruppo andò a destra, e fra loro c’era papà che tornò a casa con i postumi di un piede congelato. L’altro gruppo, invece, andò a sinistra. E… 'Non sono tornati', diceva papà in un sussurro".

 

 

 

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