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Natalia Turine, l'ex direttrice della tv nazionale di Mosca: "I russi fott***, chi è davvero Vladimir Putin"

Natalia Turine

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Vladimir Putin "non è un pazzo, è un fanatico, una variante in peggio di Khomeini" e se i pazzi "si muovono alla cieca, i fanatici hanno un'ideologia di cui sono diventati l'arma", dice senza mezzi termini Natalia Turine, editrice e giornalista russa, ex direttrice della tv nazionale Rtr che ora vive a Parigi. In una intervista a Il Giorno, la Turine spiega la trasformazione dello zar: "Il Putin dei primi tempi voleva piacere all'Occidente. Sognava di andare a vivere in una casetta comprata in Spagna. Quando ha chiesto di entrare nel sistema europeo, gli hanno detto di no. Per lui e la Russia è stato un grande affronto".

 

 

Ora, prosegue la Turine, "le televisioni di Stato trasmettono fake news raccontando una guerra in cui la Russia è aggredita dall'Ucraina. Le televisioni indipendenti come la Dojd e le radio libere come Ekho Moskvy sono state chiuse. L'accesso ai social è controllato. Una cappa di piombo spaventosa è scesa sul Paese". Per questo lei tutti i giorni filma col telefonino "i tg occidentali e mando ai miei amici russi affinché conoscano la verità".

 

 

Perché "il popolo russo non sa. E chi sa, ha paura. Il popolo russo odia l'intolleranza e l'oppressione, ma ci si è abituato come a una sorta di fatalità. Siamo più asiatici che europei, per noi esiste storicamente una trinità, lo Zar, Dio, la Patria", sottolinea la giornalista. "Per gli ucraini ci sono i corridoi umanitari, per i russi non c'è niente, sono fo**i", continua. "Non possono usare le carte di credito, non hanno cash, hanno solo dei rubli, e magari pochi, e che non valgono niente. Sa quanto costa un biglietto aereo di sola andata per il Kirghizstan, uno dei pochissimi posti in cui si può andare liberamente? Tremila euro! E un passaporto armeno al mercato nero? 10 mila euro".

 

 

Pure i militari hanno paura, "se la fanno letteralmente addosso. Ha visto quel Consiglio di Difesa durante il quale Putin umilia il capo dei servizi segreti esteri Sergei Narychkin? Tutti quelli che sono andati al microfono, Narychkin compreso, avevano le gambe leggermente divaricate. Sa perché? Perché si erano messi il pannolone".

 

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