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Elizaveta Peskova, il grottesco sfogo della figlia del portavoce di Putin: "Non posso più andare a New York", gelo al Cremlino

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Elizaveta Peskova, la figlia 24enne di Dmitrij Peskov, portavoce del presidente Vladimir Putin, si ribella alle sanzioni. Nonostante la giovane età, si tratta già di una donna in carriera: ha fondato una società di comunicazione ed è direttrice di una fondazione con un master in relazioni internazionali. Per non parlare poi della sua poplarità: vanta quasi 250mila follower su Instagram. 

 

 

 

La sua famiglia, così come quelle di altri oligarchi russi, è stata colpita dalle sanzioni imposte dall'Occidente a seguito dell'invasione dell'Ucraina. Stando agli Stati Uniti, la stessa Elizaveta andava sanzionata visti i vantaggi legati all'immenso potere di cui godono i suoi familari, il padre in particolare. Intervistata da Business Insider, la Peskova si è lamentata di essere stata presa di mira dalle sanzioni: "Per me, è totalmente ingiusto e infondato. Sono rimasta davvero sorpresa perché è strano introdurre sanzioni su qualcuno che ha 24 anni e non ha nulla a che fare con la situazione". 

 

 

 

La 24enne, comunque, ha detto che il problema più grande non riguarda lei ma la Russia intera, che di fatto viene tagliata fuori dal sistema finanziario globale: "Questo vuol dire che non ci saranno più viaggi in luoghi come New York, dove ricordo di aver visitato Times Square con mio padre quando avevo nove anni. Sono arrabbiata perché mi piacerebbe viaggiare e amo culture diverse". La ragazza, tra l'altro, aveva criticato la guerra in una diretta Instagram nelle prime ore dell'invasione, salvo poi cancellare tutto. Adesso la didascalia dell'ultimo post, che risale a sei giorni fa, dice solo "Pace". "Non dovrei essere ritenuta responsabile dell'invasione - ha detto infine -. Penso che tutti siano rimasti sorpresi e non c'è niente di cui vergognarsi. Io sono per la pace, non solo in Ucraina ma in tutto il mondo".

 

 

 

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