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Il colonnello Mizintsev, l'uomo di Aleppo che Putin ha spedito a Mariupol

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Mariupol è ormai una città devastata, irriconoscibile, tanto da sembrare Aleppo. E il paragone è tutt'altro che casuale. L'uomo che guida l'assedio della città ucraina si chiama Mikhail Mizintsev e si tratta dello stesso colonnello che ha condotto le operazioni in Siria. Il capo del Centro di gestione della difesa nazionale prima dell'Ucraina si era occupato dello Stato del vicino Oriente, dove la Russia di Vladimir Putin aveva ridotto in macerie le città che si opponevano a Bashar el Assad.

 

 

Lo stesso sta avvenendo in risposta alla resistenza ucraina. Mariupol infatti è al momento la città che ha subito più danni. Mizintsev, o come lo chiama Il Foglio "il devastatore", ha portato avanti l'assedio bombardando per tre settimane. Domenica Mizintsev ha lanciato un ultimatum all'esercito di Kyiv, ma l'Ucraina non lo ha accolto e quindi si continua a combattere: alcuni cittadini fuggiti dalla città hanno raccontato al giornale britannico Independent che i russi controllano gran parte di Mariupol.

 

 

Mizintsev, secondo Anton Herashchenko, consigliere del ministero dell'Interno ucraino, sarebbe uno dei generali che il presidente russo preferisce, è l'uomo da cui sarebbero partiti anche tutti gli ordini criminali contro la città portuale come gli attacchi all'ospedale e contro le case o i rifugi dei civili. Ma il colonnello non si occupa solo delle operazioni militari. A lui infatti è affidato anche il compito di portare avanti la propaganda. Non a caso qualche giorno fa era stato lui a raccontare che Kyiv ha perso il controllo delle amministrazioni locali e che ormai le città sono nelle mani di "feroci battaglioni nazionalisti". Proprio come il suo presidente aveva definito gli ucraini nell'annuncio sull'invasione. 

 

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