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CartaBianca, Alessandro Orsini torna e sfida Rai e Draghi: "Chi sono i veri estremisti"

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Alla faccia delle polemiche, Alessandro Orsini è tornato a CartaBianca. Come spiegato dalla conduttrice Bianca Berlinguer, il professore esperto di geopolitica "è stato ospite di Rai 3 a titolo gratuito". Nei giorni scorsi a Orsini era stato contestato il cachet per partecipare alla trasmissione, ma soprattutto quelle definite dalla sinistra "le sue posizioni filo-putiniane". Da qui il lungo sfogo che la Berlinguer gli ha concesso di diffondere: "Uno studioso è un ponte sospeso su un abisso. Se il nemico mi percepisce come un uomo leale è un grande onore. Uno studioso deve dire la verità, senza paura di essere condannato. Un intellettuale deve avere il coraggio di sfidare il senso comune".

 

 

Il professore di sociologia del terrorismo internazionale è convinto che la gente abbia paura "che sia vero quello che dico e cioè che l’Unione Europea abbia commesso degli errori". Secondo Orsini infatti "c’è un rifiuto psicologico di riflettere sulle cause. Io sono uno dei pochi moderati in questo Paese, il governo italiano è estremista". Il riferimento è alla corsa agli armamenti con l'esecutivo e il Partito democratico in prima fila, intenzionati a inviare armi a Volodymyr Zelensky e aumentare gli acquisti in Italia. 

 

 

Scettico il professore anche sui negoziati, che vedono la Russia da una parte e l'Ucraina dall'altra: "Non sono fiducioso. Putin non può fermarsi fin quando non raggiungerà un obiettivo preciso. L’obiettivo minimo è il Donbass, il massimo è tutta l’Ucraina. Il presidente russo prenderà quello che vuole prendersi, anticipiamo i tempi". Infine la conduttrice ha ricordato l'elogio della Tass, l'agenzia della Federazione Russa, alle sue analisi: "È stato il più grande onore per me da studioso, perché è un'agenzia nemica - ha replicato -. Ho sempre sognato di essere questo, come dico ai miei studenti: un uomo è un ponte sospeso su un abisso".

 

 

 

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