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Guido Crosetto e la guerra mondiale: "Cina, in cantiere 30 portaerei. L'Ucraina è solo l'inizio"

Guido Crosetto

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C'è una ragione se spenderemo di più per la difesa militare. E non si tratta solo della guerra in Ucraina, perché forse non sarà l'ultima. "Quando si parla di aumenti di spese militari deve essere chiaro che si tratta di investimenti per la difesa e la manutenzione dei nostri armamenti. E soprattutto che non servono per questa guerra anche perché nel 2025-2026 quando l’aumento delle spese sarò operativo, mi auguro che sia finita", spiega Guido Crosetto, imprenditore e presidente di Aiad, federazione delle aziende per l’Aerospazio, la difesa e la sicurezza, nella puntata di Restart- L’Italia ricomincia da te su Rai2.

 

 

Il problema, prosegue il fondatore di Fratelli d'Italia è che "la Cina ha messo in cantiere trenta portaerei per portare la sua potenza militare fuori dal suo Paese, è questa la prospettiva che preoccupa l’Occidente". In questo scenario, sottolinea Crosetto, "Nato e Europa chiedono di aumentare la spesa militare perché pensano che la guerra in Ucraina sia l’inizio di qualcosa di più ampio per il mondo e che si apriranno altri confronti con Russia e Cina. Nei prossimi anni le guerre saranno per le materie prime, le risorse agricole e si sposteranno verso il sud del mondo".

 

 

E ancora, osserva Crosetto: "Gli anni in cui sono aumentate di più le spese militari in Italia sono stati quelli di Conte premier. È vero che ora sui nostri bilanci pesano pandemia e guerra, ma la sua contrarietà a un aumento dello 0,09 per cento l'anno sembra più uno spot elettorale che altro, visto che la votazione sarà a novembre e le spese usciranno dalle nostre casse nel 2025".

 

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