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Andrea Scanzi cancella Giuseppe Conte: "Se fossi stato in Parlamento...", la fine del M5s

Andrea Scanzi

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Si parla delle armi che stiamo dando all'Ucraina da Lilli Gruber a Otto e mezzo, su La7, nella puntata del 18 aprile. È giusto inviarle? E con quali conseguenze? Andrea Scanzi che è in collegamento esordisce con una battuta ma poi si fa serio: "Se avessimo seguito sempre Zelensky saremmo nella terza guerra mondiale, per esempio se avessimo fatto la no fly zone. Zelensky fa Zelensky". Da parte sua, Ursula von der Leyen è arrivata a dire che l'Ucraina potrebbe vincere la guerra ma questo è un tema chiave. Se si fa un discorso etico io sono d'accordo con lei ha ragione, è giusto inviare armi".

 

 

Quindi prende implicitamente le distanze dal suo amato leader del M5s Giuseppe Conte: "Se fossi stato in Parlamento avrei votato per l'invio delle armi, anche se sono pacifista, lo avrei fatto con imbarazzo. Forse è anche una scelta incostituzionale ma diciamo che è la strada giusta", osserva il giornalista de Il Fatto quotidiano: "Lo facciamo quantomeno perché grazie alle nostri armi l'Ucraina si potrà sedere al tavolo avendo qualcosa da spendere e, tranne i mentecatti filoputiniani, su questo siamo tutti d'accordo".

 

 

Ma siamo convinti, si chiede ancora Scanzi, "che questa sia la strada giusta? Stiamo vedendo i risultati o il pallino in mano ce l'ha ancora Putin?". Perché "se è così - e io temo che sia così - allora dobbiamo pensare a una strada alternativa. Chi è più cinico? Chi dice che Putin vincerà questa guerra in uno, due o sei mesi o è più cinico l'Occidente che fa questa guerra per interposta procura?". E conclude: "Queste armi esacerbano il conflitto e provocano ancora più morti". 

 

Il video dell'intervento di Andrea Scanzi a Otto e mezzo su La7

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