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Volodymyr Zelensky, Alberto Fazolo: "Il premier ucraino massacra la sua popolazione. Fascismo al potere"

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"Il fascismo è stato messo al potere a Kiev nel 2014 con un colpo di Stato": il "comunista antifascista" Alberto Fazolo, ospite di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7, ha parlato della guerra in Ucraina, sostenendo una teoria molto lontana da quella sostenuta da gran parte dell'Occidente. "Il governo Zelensky non lo si può definire democratico, non è stato eletto con libere elezioni, ha chiuso giornali, ha massacrato parte della popolazione e ha continuato a condurre una guerra civile strisciante in tutto il Paese. Ottanta giornalisti sono stati ammazzati per le strade di Kiev", ha detto il giornalista. 

 

 

 

"Quindi l'Occidente ha preso una svista colossale con Zelensky?", gli ha chiesto allora la conduttrice. E lui: "L'Occidente si è appoggiato all'indifendibile, sulle persone sbagliate per fare un'operazione di 'regime change'". A quel punto è intervenuto anche l'altro ospite del talk, l'ambasciatore Riccardo Sessa, che ha detto: "Ognuno è libero di dire quello che ritiene, sapendo che la verità - specialmente in quelle parti del mondo e soprattutto quando si arriva al punto di dover usare delle armi - non è mai né da una parte né dall'altra".

Alberto Fazolo a L'Aria che tira, il video

 

 

 

Ma Fazolo ha insistito e ha puntualizzato: "Alle armi ci si è arrivati perché il 2 maggio del 2014 il nuovo governo di Kiev ha sterminato gli oppositori nella città di Odessa. La guerra è iniziata 8 anni fa". La stessa identica teoria di giornalisti e commentatori russi spesso ospiti nelle nostre trasmissioni. 

 

 

 

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