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"Chi è Volodymyr Zelensky, chi massacra i civili": lo schiaffo di Cecilia Strada alla sinistra

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"La situazione è chiara. C'è un aggressore, la Russia, che ha invaso l'Ucraina e ne massacra i civili. L'esercito russo è il carnefice, la popolazione ucraina la vittima". Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency, non ha paura di chiamare le cose con il loro nome e spiazza quella sinistra che in questa guerra nel cuore dell'Europa proclama la sua "equidistanza" tra la parti in causa giustificando di fatto l'invasione di Vladimir Putin. La figlia di Gino Strada, medico fondatore di Emergency e icona del pacifismo italiano, ne è consapevole, ma tira dritto per la sua strada. "Credo di avere messo a fuoco una cosa che mi disturba parecchio della narrazione della guerra in Ucraina", scrive sui social collezionando 20mila like.

 

 

"Non c'è alcun bisogno di dipingere Volodymyr Zelensky come Martin Luther King", scrive ancora Cecilia Strada, "o di negare l'esistenza di neonazisti nel Paese (ricordiamoci che ce li abbiamo anche noi, eh), o di negare le contraddizioni oi problemi di un Paese per stare, come dobbiamo giustamente stare, dalla parte delle vittime". "I leader ucraini, d'altra parte, potrebbero essere anche mediocri, potrebbero esserci anche trecentocinquantamila battaglioni Azov, potrebbero essere stati commessi crimini negli ultimi anni in Donbass, potrebbe essere tutto", insiste l'ex presidente di Emergency ora impegnata nei soccorsi nel Mediterraneo, "e non cambierebbe di una virgola il fatto che la Russia è l'aggressore, l'Ucraina l'aggredito, uno il carnefice, l'altro la vittima, e bisogna difendere le vittime". "Si sta dalla parte delle vittime", conclude, "perché tra carnefice e vittima si protegge la vittima". 

 

 

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