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Giovanni Floris e la "profezia" su Salvini e Meloni: "Cosa farà davvero Berlusconi"

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Giovanni Floris non usa giri di parole. In un'intervista al Corriere parla degli scenari che riguardano la politica italiana e soprattutto quelli del centrodestra. Di fatto il conduttore di DiMartedì guardando già all'orizzonte inizia a delineare una sua profezia su cosa possa accadere negli equilibri di coalizione nel campo moderato. Secondo Floris l'ago della bilancia per decidere la partita tra Lega, Fratelli d'Italia e Forza Italia è Silvio Berlusconi. L'ex premier infatti sarà decisivo negli assetti del centrodestra per capire quale sarà la direzione del campo moderato: più proteso verso l'Europa o verso posizioni più populiste? Floris ha una sua idea precisa: "La destra vincerà le prossime elezioni? È probabile; ma non so se riuscirà a governare. Dipenderà da Berlusconi. E tutte le volte che Berlusconi ha dovuto scegliere — da Monti a Draghi, dai vaccini alla guerra — ha scelto di stare con il sistema, contro i populisti".

 

 

Per Floris insomma il Cav potrebbe seguire una strada sicura per confermare il profilo europeista di Forza Italia. Ma nella sua intervista al Corriere Floris parla anche degli ospiti politici che approdano nel suo salotto. E uno su tutti intercetta le preferenza del conduttore, Pier Luigi Bersani: "Possiede la chiave di Calvino: ti spiega con leggerezza le cose difficili". Infine parla anche della guerra in Ucraina e di fatto spiega la sua personale posizione sul conflitto tra Kiev e Mosca: "È giusto armare i resistenti ucraini.

 

 

Così come è giusto portare Putin al tavolo delle trattative, a costo di chiamarlo venti volte al giorno, come ha spiegato Macron nell’intervista al Corriere; altrimenti, se non lo chiamano i leader democratici, lo chiameranno gli asiatici. Bisogna contrastare la dinamica dell’escalation. La colpa dell’Europa è non aver disinnescato Putin prima che agisse incontrastato; ora sarebbe giusto che qualcuno dei tanti suoi amici che ho visto sfilare in questi anni gli telefonasse... Ma quel che a me interessa, come giornalista, è riflettere su un modo di pensare". 

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