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Quarta Repubblica, Toni Capuozzo: "L'idea che si fa strada negli Usa", per Biden è finita?

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L'invasione russa dell'Ucraina ha sfondato quota 100 giorni, oggi - martedì 7 giugno - siamo al 104esimo giorno di guerra. E alla sera del lunedì ecco che va in onda Quarta Repubblica, il programma di approfondimento condotto da Nicola Porro su Rete 4 e dove, ovviamente, un segmento viene dedicato al conflitto che sta sconquassando gli equilibri globali e avendo tante - e care - conseguenze per gli abitanti di tutta Europa, e non solo.

Tra gli ospiti di Nicola Porro, ecco Toni Capuozzo, giornalista ed inviato di guerra, che come sempre offre un punto di vista sfumato, sfaccettato, su quel che sta accadendo da Kiev e fino al Donbass. 

 

Nella sua analisi, Toni Capuozzo muove da Joe Biden, dagli Usa, spiegando che "negli Stati Uniti si sta facendo strada l'idea che forse non si può sostenere una guerra per umiliare Vladimir Putin". E questo tipo di guerra era esattamente quello a cui Biden ambiva per certo nella prima e lunga parte del conflitto. Ma ora, l'impressione è che anche il presidente degli Stati Uniti possa aver mutato obiettivi e strategie.

Dunque, Toni Capuozzo ricorda con una frase semplice ma ficcante come questo conflitto non sia esploso dal nulla. Non ne fa un problema di responsabilità, ma di percezione: "Se ci fossimo accorti di tutto questo negli anni precedenti forse non saremmo arrivati a questa guerra. Quando parliamo di guerra parliamo di morti e gente che impara ad ammazzare". Infine, all'indomani della contestatissima puntata di Non è l'Arena in onda su La7, la puntata costata un fiume di polemiche a Massimo Giletti, Toni Capuozzo rimarca: "Penso che ci sia propaganda da parte russa ma anche da parte ucraina". Un concetto che ha più volte ribadito da che conflitto fu.

 

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