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DiMartedì, il collega fa sbroccare Travaglio: "Volgare mentitore, lo querelo". Chi trascina in tribunale

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Marco Travaglio annuncia querela contro Gianni Riotta per le sue "bugie" sull'addio di Furio Colombo a Il Fatto quotidiano. Il direttore lo comunica rispondendo a una lettera di un lettore. "Caro Travaglio, non sapevo che lei e voi del Fatto aveste buttato fuori Furio Colombo perché non la pensava come voi (cioè non tollerava il Professor Orsini come collega) e che lei avesse 'cazziato' alcuni giornalisti dissidenti su questa questione, almeno stando a quanto ha riferito Gianni Riotta a DiMartedì". Il signor Delfino Biscotti continua: "Se ciò non fosse vero, come credo, allora la cosa sarebbe da querela, anche se immagino lei preferirà percorrere altre strade. Quanto alle cosiddette 'liste di proscrizione'", conclude, "la punta dell’iceberg è stata quella del Corriere, ma sotto c’è molto altro di torbido che tanto sotto non è, perché credo stia molto sopra".

 

 

Travaglio ribatte punto per punto: "I nostri lettori sanno bene come sono andate le cose perché abbiamo reso pubblica l’intera polemica innescata da Colombo: lui mi ha chiesto di cacciare Orsini e, siccome io non caccio nessuno, se n’è andato a Repubblica con Riotta & C. Non ho mai cazziato giornalisti dissidenti e la redazione non ha mai espresso solidarietà all’aut-aut che mi aveva posto Colombo. Riotta è un volgare mentitore che risponderà in tribunale delle sue falsità".

 

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