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Otto e Mezzo, Alessandro Sallusti: "La sceneggiata di Draghi a Kiev?", gelo in studio con Montanari

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Alessandro Sallusti è stato ospite nello studio di Otto e Mezzo, dove ancora non c’è Lilli Gruber, costretta a condurre da casa per via della positività al Covid. Il direttore di Libero ha avuto un confronto con Tomaso Montanari sul viaggio di Mario Draghi a Kiev e sulle difficili prospettive di pace tra Russia e Ucraina.

 

 

“Se oggi Draghi non fosse andato lì - ha dichiarato Sallusti - avrebbero detto che l’Italia non conta nulla. Invece è lì e allora ecco che si parla di sceneggiata. Ci vuole la pace, ma come si fa? Disarmare l’Ucraina è un modo di consegnarla velocemente ai russi, siamo vittime di questa utopia della pace, ma la possono fare solo i russi e gli ucraini. L’Europa può provare a mettersi in mezzo, ma solo se i due contendenti lo permettono. Si può condannare a morte l’Ucraina e secondo me giustamente nessuno se la sente di farlo”.

 

 

La risposta di Montanari sul tema della pace è stata piuttosto fumosa: “Non è vero che siamo tutti spettatori. In questo momento gli interessi degli Stati Uniti e dell’Europa divergono, con gli americani che vogliono l’indebolimento di Putin e della Russia. Si gioca a scacchi sulla pelle degli ucraini. Si fa pace ad esempio smettendo di comprare il gas da Putin, rischiando anche uno choc economico per difendere i nostri valori”.

 

 

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