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Crazy pizza, Flavio Briatore: "Credo costi 15 euro...", il prezzo choc

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Flavio Briatore non si ferma. Dopo le polemiche per il costo della pizza nella sua catena di ristoranti, Crazy Pizza, l'imprenditore spiega quali sono i punti di forza della sua nuova attività. Briatore in un'intervista all'Adnkronos qualche giorno fa aveva detto: "Noi abbiamo una clientela molto giovane sia a Milano che a Londra - dice l'imprenditore - Nessun cliente comunque si è mai lamentato del costo, perché il costo è in proporzione al servizio, alla qualità, all'energia che c'è nel locale e al modo in cui il cliente viene trattato. Noi abbiamo avuto solo complimenti e tutti reputano che la pizza sia la migliore che abbiano mai mangiato, perché è una pizza senza lievito, perché i prodotti utilizzati sono i migliori che possiamo trovare in Italia. Lo stesso vale per le insalate. Per i dolci la gente impazzisce. Il gelato idem. Diamo un servizio diverso dagli altri ristoranti. A noi interessa il cliente. Quando il cliente è contento, noi siamo felici e il resto sono tutte chiacchiere". Insomma l'imprenditore ha voluto spiegare in modo chiaro qual è il valore aggiunto della sua catena.

 

 

Poi aveva anche spiegato il costo dei singoli piatti sul menu: "Ognuno al Crazy Pizza può spendere poco o tanto. Dipende da quello che prende. Diamo la possibilità alla gente di bere dei vini importanti, mangiando una pizza, ma c'è un menu, ci sono i prezzi e ognuno prende quello che vuole. Se prendi un Sassicaia il prezzo sale, se prendi un'acqua minerale o una coca light il prezzo è diverso. C'è una possibilità variegata di menu che consentono di scegliere. E i prezzi sono assolutamente normali. Credo che la pizza Margherita costi 14-15 euro. Idem una serie di insalate. Poi abbiamo una riserva di vini molto importante perché io penso che chi mangia la pizza in un ambiente giusto, può anche decidere di prendere una bottiglia di vino importante, anziché prenderla in un ristorante 3 stelle".

 

Ma le sue parole a quanto pare non hanno spento le polemiche. E così è nato un battibecco con i pizzaioli napoletani che di fatto è sfociato in un rimpallo di accuse su ingredienti e costi delle materie prime. Un duello che durerà a lungo...

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