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Controcorrente, Sgarbi: "Cos'è Giuseppe Conte", distrutto con una frase

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Vittorio Sgarbi non le manda a dire, né a Giuseppe Conte né allo stesso Movimento 5 Stelle. Ospite di Controcorrente, programma in onda domenica 3 luglio su Rete 4, il critico d'arte ricorda a Veronica Gentili che i grillini sono stati ridimensionati. "I deputati che sono in parlamento - spiega - sono solo deputati figurativi, corrispondono a un partito che c'era e che aveva il 33 per cento mentre ora avrà il 3".

 

 

Ma non è finita qui, il deputato del Misto tira in ballo il leader pentastellato che avrebbe accusato Mario Draghi di mettersi in mezzo nonostante sia un premier tecnico. "Perché? - chiede Sgarbi -. Lui cos'era? Da dove viene? È stato candidato dai Cinque Stelle? È stato eletto da qualcuno? No, era semplicemente un premier tecnico". Il riferimento è alla richiesta, comunque smentita, da parte del presidente del Consiglio a Beppe Grillo di sostituire il leader.

 

 

E ancora: "Oggi, chiamateli come volete, ma non cambia nulla. Almeno 70 deputati e ministri rimarrebbero con Di Maio". Da qui la conclusione: "Che se ne vadano o restino non cambia nulla, dal punto di vista sostanziale non esistono e sono la metà della metà di quelli che erano". Nulla di nuovo, già con l'annuncio della scissione tra contiani e dimaiani, Sgarbi definiva il Movimento "stelle cadenti": "Una dissoluzione che arriva a seguito dei risultati alle amministrative: le tensioni si sono concretizzate dopo le percentuali molto basse raggiunte dai pentastellati. La fine di questa esperienza è una ragione di soddisfazione".

 

 

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