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In Onda, Paolo Mieli: "Una trappola a Salvini", cosa si nasconde dietro la crisi di governo

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Si parla, come ovvio, di crisi di governo a In Onda. Ospite nella puntata in onda giovedì 14 luglio Paolo Mieli. È lui a fare un'ipotesi sul futuro di Draghi e del suo esecutivo a David Parenzo e Concita De Gregorio. Per il giornalista "sei giorni di suspance sono tanti, durante questi giorni può accedere di tutto. Non pensavo fosse possibile il voto ad ottobre ma penso che dovrò ricredermi". 

 

 

A spingere per il voto, prosegue la firma del Corriere della Sera, due partiti: il Movimento 5 Stelle e la Lega. "Tutti e due questi partiti pagano un prezzo talmente alto mercoledì". Per Mieli "se dicono, va beh, abbiamo scherzato e i 5 Stelle fanno una trappola a Salvini tornando sui propri passi, pagano un prezzo talmente alto. Ma Salvini ha una situazione ancora più complicata, perché se facesse la maggioranza adesso e tornasse indietro, farebbe una figura di palta, non avrebbe più credibilità". Secondo Mieli dunque entrambe le forze politiche non potrebbero più aprire una crisi fino a fine legislatura. 

 

 

Legislatura che a detta di Giovanni Floris, anche lui ospite di La7, "è terribile, tutti hanno dimostrato di non sapere governare, è una classe politica di persone che pensano solo a se stesse. Secondo me il conto lo paga anche Conte. Draghi gli ha fatto capire che, in caso riaccettasse, poi metterebbe delle condizioni che altro che termovalorizzatori". E questo non basterà ai grillini per riconquistare gli elettori: "I cinquestelle hanno una crisi che prescinde da quello che farà Conte". 

 

 

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