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Bill Emmott si scaglia contro la Meloni: "Fascista? Qual è il suo vero problema"

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Il voto si avvicina e così la macchina del fango torna a prendere di mira il centrodestra. Dopo Silvio Berlusconi, Bill Emmott si scaglia contro Giorgia Meloni, facendo ricorso a sempre gli stessi biasimi, ossia quelle che lui definisce "le radici neofasciste del suo partito Fratelli d'Italia". Il motivo? Eccolo spiegato. Nella sua analisi sulle colonne de La Stampa, il giornalista spiega: "Un governo di destra guidato da Meloni farebbe il possibile per impedire ai richiedenti asilo e agli altri migranti di toccare il suolo italiano, insistendo su un controllo rigido anche dell'immigrazione legale. Possiamo essere sicuri che sarà anche un governo molto conservatore dal punto di vista sociale: Meloni e Matteo Salvini si sono schierati entrambi contro il matrimonio omosessuale, le leggi contro l'omofobia e l'aborto".

 

 

Ma non è tutto. Emmott spiega il vero mistero dell'alleanza Fratelli d'Italia, Lega e Forza Italia, ossia l'economia. "Se fossi un italiano - prosegue -, seguendo la campagna elettorale nei prossimi due mesi mi farei una domanda, mentre ne porrei un'altra a Meloni. Quella che mi farei io sarebbe: quanto voglio davvero il conservatorismo sociale che mi viene proposto. E quella che porrei a Meloni, più e più volte, sarebbe quella sulle politiche economiche del suo governo, quelle reali, quelle che vanno oltre le solite astrazioni di 'sovranismo' e 'nazionalismo'".

 

 

Insomma secondo il sondaggista britannico il problema della Meloni è la politica economica "anti-europea". Focalizzando l'attenzione sui soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza, "la domanda che esige una risposta è se un governo Meloni possa mettere a rischio questi mondi per semplice mancanza di coerenza economica". 

 

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